Il regalo per Mourinho: la Roma sta volando e per i suoi 60 anni sogna la Champions
Rassegna stampa
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Le candeline le troverà direttamente a Trigoria oggi, dove la Roma avrà modo di festeggiarlo nel migliore dei modi. Anche se poi il regalo più bello per i suoi 60 anni José Mourinho se lo è già fatto in anticipo, in questo mese di gennaio, dove con dieci punti in quattro partite ha rianimato i sogni di gloria (leggi Champions League) della sua Roma.
Come scrive la Gazzetta dello Sport, tra i tanti numeri di questa stagione ce ne sono alcuni che sono esplicativi della situazione attuale dei giallorossi. Che stanno costruendo il proprio percorso su una difesa granitica (sono appena 16 i gol subiti, meglio – ma di poco – hanno fatto solo il Napoli con 14 e Lazio e Juventus con 15), che gli permette anche di avere un rendimento ottimale fuori casa: dopo il Napoli spaccacampionato la Roma è infatti quella che ha guadagnato più punti (21 come l’Atalanta, 4 in meno dei partenopei) lontano dal fortino di casa. E questo nonostante la fortuna non gli stia dando una mano (i giallorossi sono quelli che hanno colpito più legni di tutti, in totale 13). La squadra di Mou, poi, è tra le migliori a livello di clean sheet (quarta con 7 dopo Juve 12, Lazio 11 e Napoli 8), anche perché concede pochissimi tiri (54 in tutto, meglio ha fatto solo il Napoli con 51) e spesso e volentieri “sporchi”. Tanto è vero che i giallorossi primeggiano nella speciale classifica degli “expected goals contro”: 12,9, secondo il Napoli staccatissimo a 17,3 (poi Inter 18,4 e Lazio 20,8). Insomma la fase difensiva funziona alla grande e se c’è una pecca, invece, è in quella offensiva, dove la Roma è terza per “expected goals” (32,7, dietro il 37,7 del Napoli e il 33,4 dell’Inter) a fronte però dell’ottavo attacco della Serie A (25 gol, Napoli in vetta con 46).
Insomma, questa carrellata di numeri ci dice che la Roma è a tutti gli effetti di diritto in corsa per la Champions League. E Mourinho i godrà i suoi 60 anni pensando anche a questo, a come tenere a galla la sua squadra rispetto all’obiettivo dichiarato da parte del club. Ripassando i giorni speciali del portoghese, i suoi 20 anni Josè li ha vissuti come giocatore del Belenenses, i 30 anni da assistente di Bobby Robson allo Sporting, i 40 nel preparare il Porto delle meraviglie e i 50 – forse i più tristi – nel caos del suo ultimo al Real Madrid. Stasera Mou dovrebbe essere a cena in famiglia, un altro regalo speciale per un giorno speciale. Festeggiando anche i cento punti in Serie A con la Roma.