Sexgate Roma, dopo Scala attesa anche Souloukou in Procura. Chinè sta indagando sulla diffusione del video

Sexgate Roma, dopo Scala attesa anche Souloukou in Procura. Chinè sta indagando sulla diffusione del video

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Emergono nuovi dettagli relativi alla delicata vicenda del video intimo diffuso all’interno di Trigoria e che avrebbe portato al licenziamento di due dipendenti da parte della società giallorossa.

Ieri Vito Scala, dirigente e tuttofare nella Roma, è stato ascoltato dalla Procura Federale. Un’audizione lunga circa un’ora, nel corso della quale Vito Scala sarebbe stato incalzato su determinati elementi di una vicenda, ancora in parte oscura.

Dalle varie ricostruzioni emergerebbe come il video sia stato inoltrato nelle chat in due diverse circostanze: la prima un anno e mezzo fa – qui Scala avrebbe avuto un ruolo determinante nel frenare la diffusione dei contenuto, spiegando ai ragazzi le conseguenze dell’atto- e la seconda più recentemente, quando il video cioè ha fatto il giro degli smartphone.

Nel colloquio con la procura, il dirigente avrebbe inoltre riferito di essersi rivolto ai piani alti per segnalare l’accaduto. 

Ma la Procura Federale su cosa realmente vuole fare luce? Non tanto sui motivi del licenziamento o sulle dinamiche che hanno spinto la società giallorossa ad adottare questi provvedimenti, perchè evidentemente materia di altra giurisdizione quanto sulla diffusione del video all’interno di Trigoria e del numero di tesserati che l’avrebbero alimentata. Su questo aspetto la giustizia sportiva potrebbe intervenire con sanzioni ex art. 4 e 6 del codice di giustiza sportiva.

L’intenzione di Chinè sarebbe quella di concludere a breve tutte le audizioni e formulare dunque una conclusione chiara dell’indagine federale. Dovrebbe essere convocato non solo il Primavera, autore del ‘latrocinio’ del video, ma anche la CEO della Roma Lina Souloukou.