Ventura a Retesport: “Per battere il Toro servirà una grande Roma. Belotti? Il vero Gallo ancora non si è visto”

Ventura a Retesport: “Per battere il Toro servirà una grande Roma. Belotti? Il vero Gallo ancora non si è visto”

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Gian Piero Ventura, ex tecnico del Torino e della Nazionale azzurra, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Retesport alla vigilia del match dell’Olimpico tra granata e Roma: “Il Napoli sta facendo un campionato a sé, con Spalletti che ho avuto da giocatore e sta facendo un lavoro straordinario.

Complimenti a Giuntoli che sul mercato ha trovato sostituti straordinari dei vari Koulibaly, Mertens e Insigne. Credo sia l’anno del Napoli non solo in Italia, per il resto penso ci sia un filo di delusione per tutto il gruppone che insegue, forse a parte il Milan con Pioli che sta gestendo al meglio infortuni e una rosa complessivamente inferiore a Inter e Napoli. Per tutte le altre penso ci siano difficoltà: nell’Inter, vista la rosa che ha, la distanza è eccessiva dalla prima, nella Juventus che ora sta recuperando ma sul piano del gioco ha lasciato obiettivamente molto a desiderare. Credo ci sia un pizzico di delusione anche in casa giallorossa, perchè con l’avvento di Mourinho e Dybala ci si aspettava di più sul piano del gioco e dei risultati“.

Sul match tra Roma e Torino, Ventura afferma: “Domani sarà una partita non semplicissima per i giallorossi, per un motivo molto semplice: il Torino quando incontra le squadre di qualità o che vogliono imporre il proprio gioco va a nozze, trova invece difficoltà quando deve fare la partita. Nelle ultime 7 partite a parte la Samp, ha vinto solo con Milan e Udinese, lasciando punti per strada con le piccole. La Roma per superare il Torino dovrà fare una prestazione di spessore e dovrà farlo anche per dare una risposta alle ultime prestazioni non esaltanti”.

Su Andrea Belotti, Ventura aggiunge: “Quello che si è visto finora a Roma non è il vero Belotti. Il Belotti che ho voluto e allenato a Torino ha il fuoco dentro, sa fare tutto, sa aggredire la profondità, sa segnare in acrobazia, sa difendere il pallone. Non mi permetto di dare giudizi, ma è un giocatore che vedo spento, penso abbia inciso il fatto di non aver fatto la preparazione, penso che abbia tenuto il Torino in Serie A da solo negli anni di maggior difficoltà. E’ un calciatore importante che deve ritrovarsi”.

Sul modulo, il 3-5-2, che adotta la Roma e che Ventura conosce molto bene conclude: “Le caratteristiche dei calciatori incidono in funzione della metodologia di lavoro e delle scelte tattiche si vogliono applicare. Credo che o hai calciatori di grandissima qualità, sul piano tecnico e di lettura, oppure se hai giocatori più normale un’organizzazione di gioco li può aiutare. L’allenatore incide nel momento in cui i giocatori hanno buone qualità ma non determinano da soli”.