
Provvisorietà Roma: la dipendenza dalle condizioni precarie di Paulo Dybala
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FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Provvisorietà.
Concetti astratti che vengono resi concreti da un calciatore: Paulo Dybala. Un gioiello e in quanto tale prezioso ma fragile. L’attaccante argentino è imprescindibile per la Roma: accende e spegne la luce della squadra in base alle sue condizioni precarie. Mourinho, dopo il derby perso contro la Lazio (1-0), in conferenza stampa ha ammesso la dipendenza dalla Joya: ”L’intervallo è stato un momento duro per noi, perdere Dybala è tanto: ho sentito subito che nello spogliatoio non stavamo perdendo solo Paulo, ma anche un po’ l’anima e la fiducia. La gente si guardava, è stato pesante. Senza Dybala si regala il controllo del gioco agli avversari, senza di lui è molto più difficile per noi: perdiamo connessione, qualità e stabilità. Dybala per noi significa tanto”.
In realtà Dybala per la Roma è tutto. È inaccettabile che una squadra dipenda da un calciatore, straordinario ma fragile, a tal punto da smettere di credere in se stessa, perdendo fiducia, anima, coraggio e identità. Mourinho dovrebbe cercare una cura alla dipendenza dall’attaccante argentino ma, dopo oltre una stagione, è ancora alla ricerca della stessa. I giallorossi sono una squadra influenzata esclusivamente dalle condizioni provvisorie della Joya. Quando Dybala sta bene la Roma spicca il volo: nelle 29 gare in cui ha partecipato almeno a un gol, la formazione di Mourinho ha ottenuto 22 vittorie, 5 pareggi e solo 2 sconfitte. Senza l’attaccante argentino dall’inizio, però, i giallorossi brancolano nel buio sperando che qualcuno accenda la luce: 25 punti in 23 gare, ovvero salvezza ottenuta nelle ultime giornate. Desolante.
Anche ieri, nel corso del derby perso contro la Lazio, appena Dybala ha lasciato il campo la squadra si è spenta. Non è la prima volta che l’uscita anticipata della Joya coincide con un blackout: Salisburgo (1-0), Feyenoord (1-0) e Fiorentina (1-1) insegnano. Solo contro il Cagliari (4-1), lo stop durante la gara dell’attaccante argentino non è stato sinonimo di sofferenza. I tifosi romanisti meritano di più. La fedeltà dei sostenitori giallorossi nella stracittadina di ieri è stata tradita e questo è inaccettabile.
