
Esclusiva RS – Boniek: ”Vorrei Conte o Fabregas. Bisogna fare un monumento a Ranieri”
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Zibi Boniek, ex calciatore giallorosso e vicepresidente esecutivo della UEFA ha parlato ai microfoni di Retesport.
Bisogna fare un monumento a Ranieri, vince le partite con le sue metodologie arrivando a tal punto che non si parla più dell’assenza di Paulo Dybala. La Roma vince soffrendo, difendendo bene e questo è merito del lavoro del tecnico.
Boniek sul futuro allenatore della Roma.
A me piacciono Conte e Fabregas. Antonio è una sicurezza, ottiene il massimo dai proprio calciatori anche nei primi due anni. Cesc fa giocare bene la squadra, non è marchiato da esperienza in altre società: è pulito, giovane e verrebbe da una realtà nella quale ha fatto un buon calcio. Ricordiamo anche che avrebbe sempre Ranieri vicino.
Cosa manca alla Roma per lottare per lo scudetto? Un po’ di qualità. Con l’organizzazione puoi fare bene ma soffri a lungo termine. Alla Roma manca qualche riserva, ha solo due attaccanti quando bisognerebbe averne almeno 3. La base è buona anche grazie al lavoro di Ranieri.
Soulé post Dybala? Mi viene difficile dirlo perché è un calciatore diverso: è più solista rispetto a Paulo. Crescerà ha già fatto un salto di qualità.
La Roma riuscirà ad arrivare in Champions? Ci sarebbe un po’ di delusione se il lavoro straordinario che di Ranieri non venisse premiato con il quarto posto. La Roma merita di arrivare in Champions.
Conoscendo i Friekdin credi che Ranieri possa avere quasi pieni poteri sulla gestione sportiva?
I Friekdin sono invisibili, si vedono poco e demandano a persone di cui si fidano che ricoprono ruoli importanti. Vedremo quale sarà il futuro di Ranieri. Ora vorrei concentrami sul campo perché la classifica è molto corta e si può andare in Europa come rimanerne fuori.
Come ti spieghi che manca un CEO da gennaio? Non ha nessuna valenza sul come sta andando la squadra. Friedkin ha anche un’altra realtà che è l’Everton: bisogna capire come gestiranno i due club.
Dovbyk? Ha un contratto lungo, ha capacità realizzative però gioca poco a calcio con i compagni: spesso va uno contro uno con i difensori avversari, servirebbe uno che dialoga meglio con la squadra.