Roma, Cristante e Pellegrini i pilastri di un centrocampo che non è mai andato oltre il 5° posto

Roma, Cristante e Pellegrini i pilastri di un centrocampo che non è mai andato oltre il 5° posto

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FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – La Roma dal 2018-19 non riesce a classificarsi tra le prime 4 squadre della Serie A.

I giallorossi hanno cambiato 5 allenatori ma il risultato è stato il medesimo. I capitolini hanno raccolto 387 punti in 6 stagioni diverse, ovvero mediamente meno di 65 (64,5) a campionato.

Il minimo comun denominatore è stata la presenza di alcuni calciatori in determinati reparti, che puntualmente sono andati in sofferenza. Fra questi c’è il centrocampo con la presenza stabile di Cristante e Pellegrini che sono diventati titolari inamovibili. Uno dei punti deboli, delle diverse versioni di Roma degli ultimi anni, è stato proprio in questa zona del campo.

La squadra che sarà a disposizione di De Rossi in vista del prossimo campionato, probabilmente, quindi, dovrà cambiare almeno uno dei pilastri del centrocampo. Cristante e Pellegrini rimangono dei calciatori validi, che insieme, però, hanno rappresentato le certezze di un reparto che in troppe occasioni è andato in sofferenza.

Dal 2018-19, nessuno oltre a loro è riuscito a prendere in mano il centrocampo. Nell’ultima stagione di De Rossi, lo stesso disputò 15 gare da titolare, Pastore si fermò a 7, Nzonzi a 29, Cristante a 26 e Pellegrini a 21.

Nel 2019-20, Diawara giocò 19 gare dall’inizio, Veretout (30), Villar (2), Pastore (5), Cristante (18, infortunato a lungo), Pellegrini (26). Successivamente, i pilastri rimasero l’attuale capitano giallorosso con 30 presenze e l’ex Atalanta con 22 gare da titolare. In aggiunta, l’unica garanzia era rappresentata da Veretout (25). Poi Diawara (7), Coric (0), Pastore (0), Darboe (4) e la sorpresa Villar (21) completarono il centrocampo.

Nella stagione 2021-22, Mourinho nella seconda parte del campionato, trovò in Mkhitaryan, 29 partite da titolare, il jolly in mezzo al campo capace di dare corsa, qualità e imprevedibilità al reparto. I pilastri Cristante (29) e Pellegrini (27) sempre presenti, mentre Veretout (26) cominciò a perdere brillantezza per poi finire spesso in panchina. Diawara (2), Villar (0), Sergio Oliveira (13) e Bove corredarono con poche apparizioni il reparto.

La scorsa stagione, un calciatore fondamentale per il centrocampo è stato Matic. Il classe 88′, data l’età, però, in campionato, fu gestito da Mourinho. Il serbo partì 16 volte dal primo minuto, spesso accanto alle solite certezze rappresentate da Cristante (34) e Pellegrini (29). In alcune occasioni il reparto è stato arricchito anche dalla presenza di Bove (10), Tahirovic (4), Camara (8) e Wijnaldum (10).

Nel corso di questo campionato, le gerarchie sono state eloquenti. Gli innesti di Aouar (8) e Renato Sanches (1) sono stati inutili, per cui, il centrocampo è ripartito dai soliti 2 pilastri Cristante (36) e Pellegrini (20). A loro si è aggiunto Leandro Paredes (32) e Bove (17), soprattutto nelle prima parte di stagione con Mourinho.

De Rossi per costruire un’impalcatura di squadra competitiva per le prime posizioni della classifica, quindi, dovrà cambiare almeno uno dei pilastri (Pellegrini-Cristante) che ha portato la Roma sempre sotto il quarto posto.

A Ghisolfi il compito di trovare la soluzione giusta.