Roma, ora è Soulè la tua nuova luce e il club lo celebra sui social – VIDEO

Roma, ora è Soulè la tua nuova luce e il club lo celebra sui social – VIDEO

Approfondimenti

Condividi l'articolo

FOCUS RS (di Checco Oddo Casano) – Un altro gol da tre punti, un’altra giocata decisiva.

Si dice che la differenza tra i giocatori di medio alto livello e i campioni, sia la capacità di essere decisivo nei momenti delicati di determinate partite. Mati Soulè nelle ultime settimane dà l’idea di essersi realmente caricato sulle spalle la Roma. Proprio nel momento in cui è venuto meno l’apporto, causa lungo infortunio, del suo ‘mentore’ calcistico, Paulo Dybala.

Il baby argentino, rispetto alla Joya, ovviamente oggi ha ancora uno spessore diverso. Ma quando resisti ad un periodo di parziale inattività, susseguente alle concrete difficoltà mostrate ad inizio anno nel passaggio dal Frosinone alla capitale, e ne esci vittorioso, vuol dire che hai qualcosa di diverso dentro da dare.

Mati sta mettendo insieme una serie di prestazioni molto convincenti: è il primo nella Roma a puntare l’uomo, a saltarlo mediamente sempre, a dare coraggio ai compagni. E’ accaduto anche ieri a San Siro, quando dopo i primi dieci minuti di studio e parziale sofferenza dei giallorossi, Soulè si è preso la responsabilità della giocata, sgasando sul lato destro e superando come birilli i vari Dimarco, Carlos Augusto e Barella.

La rete dell’1-0 è un altro sigillo pesantissimo: vale tre punti tanto quanto la punizione di Parma, il gol ad inizio gara di Empoli, ma assume un valore superiore perchè realizzato a San Siro. Come pesantezza è assimilabile anche al gol del pari nel derby: un lampo da fuori area a giro sotto la traversa. Più uno schiaffo al pallone che una carezza. Ma efficace allo stesso modo del gol da rapace d’area di ieri al Meazza. Da aggiungere a questa serie quasi consecutiva di giocate fondamentali, anche l’assist col Verona che sblocca e di fatto decide il match di quindici giorni fa.

Nei numeri Soulè ora è decisivo, al pari di Dybala. La sfida vera sarà provare a trovare un nuovo equilibrio nella prossima stagione con entrambi gli argentini in campo contemporaneamente. Qui la palla passa nei piedi del prossimo allenatore…