
Svilar, un lieto fine anche per le ambizioni della Roma: miglior portiere dei top 5 campionati
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La Roma di Gasperini riparte da Mile Svilar, la pietra miliare del nuovo progetto giallorosso.
Svilar, una trattativa fatta di scossoni: dalle prime offerte a ribasso alla luna di miele con Ranieri

Una trattativa iniziata durante il campionato. La Curva Sud, in maniera inusuale, si è fortemente esposta e ha preso posizione: ‘‘Talento, attaccamento alla maglia e voglia di lottar, blindatelo subito”. Messaggio forte rivolto al club: Svilar non si tocca. Ghisolfi, allo stesso tempo ad aprile, ha sempre rassicurato i tifosi della Roma sulla permanenza del portiere giallorosso: ”Sono ottimista, stiamo parlando con il suo agente. Lui è concentrato sul campo. Non abbiamo fretta, il contratto va a scadenza nel 2027. È importante per il club, lui sta bene a Roma e si merita il rinnovo”. A maggio anche Dan Friedkin ci mise la faccia: stretta di mano pubblicata sui social del club, un messaggio inequivocabile. Nessun scatto con altri calciatori.
L’aria leggera, che aleggiava tra le parti, progressivamente, è diventata sempre più pesante sino a portare la tensione ad essere la vera protagonista. Le prime proposte di Ghisolfi, furono ritenute ”irrispettose”. Svilar percepiva circa 800mila euro e l’ex direttore sportivo della Roma pensò a due offerte: prolungamento da 1,6 milioni più bonus e 1,8. Meno di tutti i titolari importanti della squadra, a partire addirittura da Celik che percepisce 2 milioni netti. Ghisolfi continuava ad essere tranquillo ma l’entourage del calciatore non era affatto soddisfatto tanto da far trapelare di aprire ad altri club interessati, seriamente, a Svilar. Le società accostate al portiere giallorosso sono state molte: Milan, Manchester United, Bayer Monaco, Arsenal, Bournemouth e Galatasaray, con i turchi disposti a mettere sul piatto addirittura 6 milioni per il classe 99′.
Il 4 giugno la svolta: la Roma convoca a Trigoria Mile e il suo agente per provare a trovare un’intesa sul rinnovo di contratto. A differenza di quanto accaduto in precedenza, Ranieri entra a gamba tesa nella vicenda mediando tra le parti e distendendo gli animi tra l’entourage di Svilar e Ghisolfi. Lo stesso portiere rilasciò delle dichiarazioni sibilline: ”Sono venuto a prendere alcune cose personali. Oggi c’è stato anche un incontro con il club. Rinnovo? Le cose saranno più chiare nei prossimi giorni, ma ci tengo a specificare che il mio agente non è affatto un problema”.
Detto fatto. Il 18 giugno il club giallorosso dirama un comunicato: ”La Roma comunica che L’AS Roma e il Direttore Tecnico Florent Ghisolfi hanno deciso di comune accordo di interrompere il loro rapporto”. Forse il problema era lui e il suo modo di portare avanti la trattativa per il rinnovo. Dopo l’incontro a Roma del 4 giugno la situazione cambiò completamente: Ranieri ha tranquillizzato le parti con una luna di miele anticipata. Sir Claudio è stato chiaro: tutte le strade portano a Roma e il percorso di Svilar non sarà da meno. L’unico modo per mantenere alta l’asticella delle ambizioni della società giallorossa. Aria distesa e parti sempre più vicine sino ad arrivare alla fumata bianca: Gasperini il 23 agosto ripartirà da Mile.
Svilar, numeri da record: nessuno meglio nei top 5 campionati

Mila Svilar è stato il miglior portiere dei top 5 campionati europei. Una stagione straordinaria in netta controtendenza con l’annata della Roma che, per lunghi tratti, è stata un incubo. Il classe 99′ è stato premiato dalla Lega Serie A come l’estremo difensore più performante torneo. Un 2025 da record: 85% di parate (minimo 10 partite) e 11 partite con la porta inviolata, nessuno ha fatto meglio nei top 5 campionati europei. Un muro insuperabile. Prestazioni che gli sono valse un ingaggio da record: circa 4 milioni, cifra mai raggiunta da alcun portiere nella storia della Roma. Messi alle spalle i vari Szczesny (3 milioni netti), Pau Lopez (2.8), Doni (2.5), Rui Patricio (2.3) Antonioli (1,8), Allison (1,5) e De Sanctis (1.5 milioni).
Considerando tutta la stagione, Mile è stato sempre il migliore in Europa: 79,5% di parate e 16 clean sheet come Meret. Interventi insperati, parate innaturali e una personalità spiccata che ha trascinato la squadra verso il quinto posto con Ranieri in panchina. Dal 2000-01 gli unici portieri della Roma a far meglio, avendo giocato almeno 14 partite in Serie A, sono stati: Pelizzoli (2004-05, 85,9%), De Sanctis (2013-14, 80%) e Allison (2017-18, 81,5%). Mile si prepara a essere il migliore.