
Dybala, possibile braccio di ferro tra Roma e Galatasaray: il motivo
Calciomercato
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La Roma potrebbe perdere Dybala a gennaio, ma dopo il caos della scorsa estate con il fronte aperto (e poi chiuso improvvisamente) con l’Arabia Saudita, c’è il concreto rischio che nei prossimi giorni la vicenda possa incendiarsi di nuovo.
Premessa doverosa: i rapporti tra la Roma e Dybala non sono più idilliaci da tempo.
Insomma non un clima propedeutico ad un prolungamento di contratto o ad un lieto fine.
Claudio Ranieri ieri, operando da dirigente più che da allenatore, ha messo però più di un punto chiaro sul lato societario, giocando quasi a carte scoperte e sanando l’errore grave di comunicazione commesso sempre sulla vicenda Dybala, la scorsa estate, dal club: “Non ho avvisaglie che Paulo voglia andar via, ma qualora avesse questo desiderio lo accontenteremo perchè abbiamo bisogno solo di calciatore che abbiano grande voglia di stare qui e aiutarci”.
Poi una postilla chiarissima: “affinché ciò avvenga (eventuale partenza ndr), è necessario che ci sia un accordo vicendevole e che vada bene a tutte e due le parti“. Una frase che sembra più rivolta agli agenti che al calciatore stesso.
Ed è possibile rintracciare il motivo di questa affermazione nella dinamica economica dell’eventuale operazione d’uscita di Dybala. Gli agenti, immortalati a Istanbul al fianco dei dirigenti del Galatasaray si sono mossi per capire se ci sono i margini per un accordo economico vantaggioso per il calciatore. Il che è assolutamente legittimo se Roma e Dybala avessero deciso (privatamente) di separarsi. Ma il Galatasaray, se offre 10 milioni di euro l’anno alla Joya vuole risparmiare sul cartellino. E qui ‘ricade l’asino‘, direbbe qualcuno. Perchè come la scorsa estate il club di turno interessato a Dybala, alza il valore di ingaggio e commissioni, pensando di risparmiare la spesa sul cartellino.
La Roma da par suo sostiene di non aver ricevuto offerte, di non aver autorizzato alcun incontro tra entourage dell’argentino e altri club, ma soprattutto fa capire che con una clausola da 12 milioni, c’è già un prezzo da pagare e che non lascerà partire il ragazzo a zero.
Questa dinamica sa già agli albori di potenziale braccio di ferro che, potrebbe essere superato, grazie ai buoni rapporti che ci sono tra Galatasaray e Roma (rinsaldati dall’affare Zaniolo di due anni fa) e dall’abilità di George Gardi, supermanager sempre più influente anche al di fuori dell’emisfero turco, che ha dimostrato di sapersi muovere e celermente in questi anni. L’ultimo esempio è l’affare Osimhen col Napoli, chiuso ad inizio settembre.