Funerale Losi, la triste assenza della ‘vera’ Roma e il valore del ricordo

Funerale Losi, la triste assenza della ‘vera’ Roma e il valore del ricordo

Editoriale

Condividi l'articolo

EDITORIALE RS (di Francesco Oddo Casano) – “Tanto lavoro tra Viale Tolstoj e Trigoria ci ha impedito di esser presenti…”.

Il motivo dell’assenza ai funerali di Losi di rappresentanti di peso della Roma, dalla proprietà alla dirigenza, passando per allenatore e giocatori della prima squadra, è filtrato da Trigoria off records nella serata di ieri. Una giustificazione abbastanza triste, considerando il valore umano e sportivo del calciatore scomparso domenica sera.

Giacomino Losi era ed è tuttora il terzo calciatore con più presenze nella storia del club, colui che ha alzato al cielo il primo trofeo internazionale della Roma, rivinto solo due anni fa dalla Roma a distanza di oltre 60 anni. E’ stato capitano per nove stagioni, simbolo di un calcio che fu, dove l’abnegazione e il sacrificio erano elemneti portanti. Losi insomma, meritava un saluto più importante.

Belli i ricordi social, toccanti quelli dell’Olimpico, alimentati soprattutto dagli striscioni dei tifosi che ieri in tanti hanno raggiunto la chiesa di Santa Paola Romana in zona Balduina prendendosi magari un’ora di permesso. C’erano i ragazzi della Sud che simbolicamente hanno consegnato al figlio di Losi lo stendardo che lo raffigurava in una delle coreografie più iconiche della storia della Roma, quella dei capitani, dei figli di Roma e delle bandiere. Per il club presenti 4 ragazzi dell’Under 18, il rappresentante dell’archivio storico e una grande corona di fiori. Troppo poco, perchè Losi è stato qualcosa di più e di diverso rispetto alla stragrande maggioranza dei giocatori della Roma.

Un passaggio a vuoto da parte del club che non è però passato inosservato ieri sui social tra i tifosi e oggi nei commenti tra radio e quotidiani. Si poteva e si doveva fare qualcosa di diverso a cominciare dai tesserati del gruppo squadra. La presenza di De Rossi e Pellegrini sarebbe stata dovuta, a maggior ragione considerando che i funerali sono capitati nel giorno libero concesso dal mister alla squadra. Una sfumatura molto triste di una giornata già adombrata dal clima di commiato per il ricordo di un grande della storia romanista che se n’è andato nel suo stile elegante e rispettoso. Ciao Core de Roma!