Esclusiva Retesport – Luigi Cagni (ex all.Empoli): ”La Roma è troppo discontinua. L’Empoli ha ottimi giovani come Baldanzi e Parisi. Zaniolo? È un problema culturale

Esclusiva Retesport – Luigi Cagni (ex all.Empoli): ”La Roma è troppo discontinua. L’Empoli ha ottimi giovani come Baldanzi e Parisi. Zaniolo? È un problema culturale

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Luigi Cagni ex allenatore dell’Empoli (2006-2008), ultimo tecnico sulla panchina dei toscani ad aver vinto contro la Roma, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Retesport.

Di seguito le sue parole.

Negli ultimi anni ha avuto proposte ed è pronto per una nuova avventura in panchina?

”Dall’esperienza di Brescia (2017) ho capito di chiudere. Sono fuori dal sistema. Dopo l’impresa fatta, pensavo di avere qualche proposta invece zero. Il sistema è quello che se tu non hai un procuratore non puoi lavorare. A me questo tipo di figura non è mai andata bene e quindi magari sbagliando mi sono tirato fuori”.

Ha portato l’Empoli ai preliminari di Coppa Uefa

”Non succederà mai più. Il pianeta Empoli andrebbe studiato perché è un posto in cui ti danno tutto il possibile, non hai pressioni di nessun tipo e ti mettono a disposizione giocatori bravi, perché hanno uno scouting eccezionale. Negli ultimi anni, infatti, hanno tirato fuori calciatori che sono andati ovunque e anche quest’anno stanno facendo molto bene: Baldanzi e Parisi sono un esempio. Ad Empoli ti puoi permettere di far esordire giovani bravi, hanno una catena di contatti che gli permette di fare acquisti giusti e c’è un settore giovanile che gli permette di farli crescere in fretta”.

A livello giovanile, cosa manca in Italia?

”Non c’è lungimiranza. Si pensa troppo al presente e poco al futuro. Mancano anche gli stadi di proprietà e con questa mentalità stiamo andando sempre peggio, così non si cresce. In Federazione ci sono dirigenti di scarsa qualità perché non si fa nulla riguardo al futuro. Gli allenatori hanno il timore di far giocare troppi giovani perché se non vai bene ti mandano via, bisognerebbe cambiare mentalità. Chiunque potrebbe fare l’allenatore della Nazionale perché ci sono solo 30 giocatori”.

Hai affrontato: Spalletti, Gasperini, Pioli, Sarri e Ballardini, quali allenatori tra questi la stanno sorprendendo in Serie A?

”Questi allenatori sono cresciuti molto stimo Spalletti ma secondo me Gasperini è l’unico che ha portato modernità nel calcio: è il tecnico che fa rendere meglio. L’Atalanta è una società in cui c’è un ottimo settore giovanile e allenatori adatti per il miglioramento dei ragazzi. In Italia ci sono allenatori dei settori giovanili che non fanno crescere i calciatori, basta guardare quello che è successo a Zaniolo”.

Che idea si è fatto della situazione Zaniolo?

”L’errore è culturale. A me hanno insegnato di rispettare le regole, avere dei valori, essere un uomo, mi hanno spiegato cosa sarebbe successo se io fossi diventato calciatore di fronte a 20.000 persone e quindi mi hanno trasmesso tutte le componenti per fare il professionista”.

La Roma di Josè Mourinho?

La squadra non ha continuità: fa delle grandi partite poi cade. Non mi piace quando Mourinho dice di avere una rosa composta solo da 15 giocatori ma è la verità, per cui, forse escono fuori della gare come quella contro la Cremonese. Poi è inevitabile che anche lui ha delle responsabilità perché i calciatori scesi in campo non erano scarsi.

Mister Cagni conclude parlando ancora di Zaniolo e ha allargato il discorso a come dovrebbero comportarsi i calciatori

”Mourinho, dato il suo status, infatti, per questo alcuni allenatori hanno degli staff grossi, non sta a guardare il particolare non può mettersi a insegnare le basi ai calciatori. A determinati livelli dovrebbe essere così, però, per i nostri giovani purtroppo il discorso è diverso, questi calciatori hanno difficoltà a gestire le situazioni difficili: quando arrivano determinate pressioni crollano, non sono stati abituati.

I giocatori non vanno motivati. L’allenatore deve pensare ad altro se il calciatore deve essere motivato deve fare un altro mestiere. I calciatori sono professionisti pagati che devono rispettare la società e i tifosi”.