
Pellegrini, stop alla spalla e l’amarezza di un (ultimo) derby anonimo
Infermeria
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Nemmeno riportarlo nel suo ruolo naturale o comunque nella zona di campo dove in carriera ha reso meglio, ha spronato Lorenzo Pellegrini destandolo da un torpore ormai prolungato.
Il capitano della Roma ieri sera non ha replicato per colpi la sfida dell’andata, uscendo nella ripresa anche a seguito di un colpo duro ricevuto alla spalla, dopo un contrasto con atterramento subito da Rovella.
Nelle prossime ore verranno svolti dei controlli per valutare l’entità dell’infortunio, ma è probabile che contro il Verona Claudio Ranieri vari l’assetto delle due punte dall’inizio con la conferma di Soulè a supporto.
Futuro: no al rinnovo, si cercherà una soluzione sul mercato
Per Pellegrini quello di ieri probabilmente è stato l’ultimo derby in maglia giallorossa.
Claudio Ranieri nelle ultime settimane ha spesso sottolineato che dal suo punto di vista Pellegrini è ‘uno dei centrocampisti più forti d’Italia’, ma allo stesso tempo anche affermato con forza le difficoltà fisiche del sette giallorosso, che spesso paga troppo nei contrasti fisici e attende fischi arbitrali che appartengono ad un’altra epoca. Simbolica, purtroppo per tutti i romanisti, la sua caduta rovinosa in occasione della rete del vantaggio di Romangoli. A fronte di una leggera trattenuta di Dele-Bashiru, Pellegrini è andato a terra troppo facilmente su un traversone che sembrava però quasi impossibile da intercettare.
Sfortuna che in qualche modo si è accanita su di lui anche in occasione di una delle poche conclusioni nello specchio della porta avversaria: dai suoi piedi infatti è nato l’angolo più pericoloso con il grande intervento di Mandas a negare la gioia a Mancini di un altro sigillo nel derby, dopo quello risolutivo di un anno fa.