Le mani di Svilar sulla Roma: “Con Juric è cambiato il nostro modo di giocare, ci vuole tempo”

Le mani di Svilar sulla Roma: “Con Juric è cambiato il nostro modo di giocare, ci vuole tempo”

Interviste

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Mile Svilar ieri ha messo un’altra toppa enorme alla prestazione incolore e a tratti inguardabile della Roma.

Senza le parate miracolose del portierone belga, i giallorossi quasi certamente sarebbero caduti malamente in casa contro il Venezia.

In attesa di notizie sul rinnovo di contratto che nell’auspicio di tutti i tifosi, blindi il portiere a Trigoria, ieri ha parlato nuovamente dopo il match – tra i pochi a metterci la faccia praticamente sempre nell’ultimo periodo:

Come è cambiata la fase difensiva con Juric?
“È un modo di giocare diverso e ancora non siamo abituati perché abbiamo fatto una preparazione diversa. Ci serve un po’ di tempo ma stiamo facendo un buon lavoro. Tutti si stanno adattando molto velocemente”.

Quale è stata la parata più difficile?
“Quella su Oristanio. Su Pohjanpalo sono andato in tuffo e mi ha colpito, mentre nella seconda sono stato fortunato ad aver messo la mano nel posto giusto. Meno male, è il mio lavoro”.

Quanto cambia quando Angelino gioca da braccetto?
“È molto forte sia con la palla sia di testa. Non è alto ma è molto attento e furbo. Spero continui così”.

Pisilli?
“Bravissimo ragazzo, diventerà un giocatore molto forte. Sono molto felice per lui e per la nostra vittoria”.

Come ha festeggiato nello spogliatoio?
“Due settimane fa ci ha portato la pizza per il suo compleanno, ora deve portare qualcosa di più”.