Abdulhamid, tra l’idolo Maicon e numeri da capogiro sui social: “Non potevo rifiutare la Roma”
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Un aspetto di cui si sono accorti in tanti ieri, è il numero di views, retwit, repost per utilizzare termini social, che i post pubblicati dalla Roma – tra ufficialità, prime foto, dichiarazioni e video delle prime ore a Trigoria – su Abdulhamid hanno registrato in pochissimo tempo.
Il difensore saudita, che si è presentato con un sorriso enorme sin dallo sbarco a Fiumicino, ha più volte ringraziato Dio e la Roma per questa grande opportunità.
“Sono molto felice e grato di essere qui come nuovo giocatore della Roma.
Non vi è alcun dubbio che questa operazione celi un’opportunità commerciale per la Roma, che coltiva e accresce questa sinergia vicendevole aperta con il mondo arabo, dallo sponsor, alla cessione dei calciatori (Aouar e Ibanez 40 milioni di euro incassati) e che poteva portare anche Dybala in Saudi League.
“Scelgo Maicon come idolo e giocatore a cui ispirarmi, visto che ha giocato nella Roma. Lui è una vera leggenda”.
Poi c’è il campo e De Rossi sicuramente pretendeva e si aspettava altro sull’out di destra, così come la stragrande maggioranza dei tifosi romanisti e degli osservatori esterni. Il pacchetto difensivo Celik-Sangarè-Abdulhamid, salvo clamorosi miracoli, rischia di diventare una barzelletta.
Non a caso in queste ore si parla di difesa a tre, che consentirebbe a De Rossi di gestire meglio queste risorse e utilizzarle nel modo giusto. Intanto Saud ha scelto il numero 12, ha giocato un grande Mondiale con l’Arabia Saudita e ha la stima di Roberto Mancini – ct della nazionale araba – con prospettiva di poter acquisire una maggiore esperienza nel calcio che conta. Velocissimo, forte fisicamente, un piede interessante in fase di rifinitura, ma con tante carenze in fase difensiva. De Rossi tenterà il miracolo, magari chiedendo ad Allah di dargli una mano…