
Koné, il re del centrocampo: dribbling, duelli vinti, ritmo e corsa per il prossimo allenatore
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IL PERSONAGGIO (di Nicolas Terriaca) – Un gigante in mezzo al campo, quello che serviva alla Roma.
Numeri che non riassumono l’importanza del classe 2001. A Torino, ad esempio, Koné è stato dominante, come in molte altre occasioni: 7 duelli vinti su 8 (1°), 2 falli subiti, 4 dribbling riusciti su altrettanti tentati (1°), 100% di uno contro uno vinti (7/7), 3 palloni recuperati, un’occasione creata e una precisione prossima alla perfezione (98% di passaggi riusciti). Qualità e quantità in un reparto che, grazie alle sue caratteristiche, ha cambiato i propri connotati.
Un altro dato che sottolinea, più di altri, quanto il francese sia imprescindibile sono i metri percorsi in conduzione verso la porta del Torino: 132,5 nessun calciatore della Roma ha fatto meglio. Ritmo, intensità, capacità di ribaltare l’azione grazie alla propria esuberanza fisica: tutto quello che mancava ai giallorossi è riassunto nella caratteristiche di Koné.
Il classe 2001 dovrà migliorare i numeri sottoporta, spetterà al sostituto di Ranieri valorizzare al meglio le sue qualità. La certezza è una: l’investimento di 18 milioni + 2 di bonus è stato azzeccatissimo. Koné, infatti, ha già raddoppiato il proprio valore e rappresenta un pilastro del centrocampo del futuro. La speranza è che la Roma, nei prossimi mesi, possa replicare più volte un’operazione di mercato del genere. A Ghisolfi, Ranieri e il prossimo allenatore l’arduo compito. Con l’ultima parola di Dan Friedkin.