Dovbyk a raggi X, colpi di testa, assist e duelli: differenze e similitudini rispetto a un anno fa

Dovbyk a raggi X, colpi di testa, assist e duelli: differenze e similitudini rispetto a un anno fa

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IL PERSONAGGIO (di Nicolas Terriaca) – Artem Dovbyk è il pomo della discordia in casa Roma.

Dopo la sconfitta contro l’Atalanta, tra radio e social, i tifosi giallorossi hanno espresso il proprio penserio che va dal ”Non sa stoppare un pallone, non è presentabile in Serie A” al ”Dzeko fece male il primo anno, aspettiamolo”. I numeri, parzialmente, riassumono la stagione del centravanti ucraino: 45 presenze, 17 gol di cui 12 in Serie A e 3 assist. Le reti segnate in campionato hanno portato alla Roma 17 punti, più di quanto fatto da Lukaku un anno fa (16).

Al netto di quanto fatto sottoporta, le prestazioni del classe 97′, spesso, hanno deluso i tifosi che si aspettavano qualcosa in più dal capocannoniere dell’ultima Liga. Dovbyk in molte occasioni è risultato avulso al gioco offensivo della Roma e troppo molle nel momento in cui si è alzato il ritmo e il livello dell’agonismo. Alcune delle difficoltà che ha trovato il centravanti ucraino sono sono da ricondurre alla stagione dei capitolini: 3 allenatori diversi e squadra poco propensa a segnare. In aggiunta, c’è da considerare che per Dovbyk questo è il primo anno in Serie A. La domanda sorge spontanea: i tifosi della Roma hanno già visto tutti i pregi e i difetti dell’ex Girona?

Dovbyk, conferme e qualità non espresse: ecco il paragone con la sua esperienza al Girona

Foto Farioli

Mancano solo due partite ad Artem Dovbyk per concludere la sua prima stagione con la maglia della Roma. C’è chi spera sia l’ultima e chi è convinto che l’anno prossimo mostrerà tutte le sue qualità e ripeterà il percorso di Dzeko. I numeri, in parte, riassumono le caratteristiche del centravanti ucraino e ciò che quest’anno non ha fatto vedere, a differenza della scorsa stagione.

Dovbyk con la maglia giallorossa in 7 partite (Atalanta, Lazio, Parma, Napoli, Lazio, Como, Atalanta) non ha mai tirato e addirittura in 14 occasioni non è riuscito a calciare verso la porta (Atalanta, Verona, Lazio, Parma, Napoli, Lazio, Como, Atalanta, Napoli, Bologna, Fiorentina, Inter, Venezia, Juventus). Dati che confermano le impressioni dei tifosi che troppe volte lo hanno visto estraneo alla manovra offensiva della squadra.

Facendo un paragone tra i numeri della scorsa stagione e quelli di quest’anno, emergono similitudini e differenze tra le due versioni di Dovbyk. Iniziamo da ciò che accumuna le due annate e quindi sottolinea il pregio o il difetto di turno. Il centravanti ucraino con la maglia del Girona ha effettuato 85 tiri in campionato: 5 fuori area, 18 in area piccola e 62 in area di rigore di cui 50 con il piede sinistro, 29 di testa e 5 con il piede destro. Dati che non lasciano spazio a interpretazioni: il classe 97′ utilizza esclusivamente il mancino e vive nell’area avversaria.

Le prestazioni e i numeri con la maglia della Roma confermano quanto emerso. Dovbyk, infatti, ha calciato 63 volte: 11 fuori area, 11 in area piccola e 41 in area di rigore di cui 42 con il piede sinistro, 14 di testa e 7 con il piede destro. Chiamato a un gioco diverso, l’ex Girona ha tirato di più dalla distanza ma il rapporto con le conclusioni totali è il medesimo. L’altra similitudine è nella poca propensione a utilizzare il piede destro: un limite tecnico su cui dovrà lavorare per crescere.

La differenza sostanziale, da ricondurre a due modi di giocare diversi, è nel numero di colpi di testa: meno della metà (29-14) con la maglia della Roma. Inevitabilmente anche il numero di gol è completamente divergente: 6 zuccate vincenti con il Girona e appena una con i giallorossi. Ecco una qualità che i tifosi capitolini non hanno potuto apprezzare.

Una delle critiche rivolte a Dovbyk, è l’incapacità di vincere i duelli, malgrado sia alto 189cm. Cosa succedeva un anno fa? Il centravanti ucraino ha avuto la meglio nel 50% dei duelli aerei (40 su 80) e ha perso 50 palloni. Numeri che non hanno nulla a che fare con ciò che l’ex Girona sta facendo in Serie A. L’attaccante giallorosso ha vinto il 41,7% dei duelli aerei e ha perso addirittura 79 palloni, già 29 in più rispetto alla scorsa stagione. Altra differenza? La quantità di assist serviti e quindi la capacità di dialogare in maniera efficace con i compagni. In Liga, Dovbyk ha fatto registrare 8 passaggi vincenti mentre con la maglia della Roma si è fermato a 2. Certe qualità non possono smaterializzarsi improvvisamente.

Non è un caso se il centravanti ucraino è il calciatore del campionato italiano che ha segnato più gol in area piccola (6 su 12). Pregi e difetti non possono sparire improvvisamente.