
Roma, ai Friedkin l’amministrazione del club ma il calcio è nelle mani di Ranieri
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“Quello che posso dire è che arriverà un nuovo direttore sportivo, per il resto delle altre scelte se ne occupa la società”.
I Friedkin hanno deciso di fatto di distinguere le due macro-aree: da una parte il c.d. comparto ‘corporate’, che con l’addio di Vitali e di altre figure di secondo piano nelle ultime settimane, di fatto è stato totalmente assorbito dal The Friedkin Group. L’ultima scelta in ordine di tempo è l’arrivo di Morrow, professionista del settore finanziario da quasi 20 anni al fianco di Dan Friedkin in ambito automotive. Sarà l’uomo dei conti, la figura tecnica che si occuperà di definire i piani di ristrutturazione finanziaria della società. Ma non il CEO vero e proprio. In questa fase di transizione ovviamente sarà la figura alla quale l’area sportiva si affiderà per la definizione della contrattualistica, ma è probabile che nelle prossime settimane venga finalmente nominato un amministratore delegato che raccolga l’eredità lasciata da Lina Souloukou a settembre scorso. Il capitolo stadio per il momento rimarrà tra le mani di Lucia Bernabè che continuerà le interlocuzioni con il Comune e le altre istituzioni, almeno fino alla presentazione del progetto definitivo.
L’area sportiva però è stata completamente lasciata nelle mani di Claudio Ranieri che in poche settimane ha capito dove dover mettere le mani e lo ha fatto. Gasperini è sempre stato nella sua testa il primo nome per la panchina, ora la separazione con Ghisolfi ha portato alla scelta immediata di Massara. Al fianco del neo (ex) dirigente ci sarà Federico Balzaretti che da semplice loan manager, riceverà una sorta di promozione interna ma sempre come braccio destro di Massara.
Insomma la proprietà con i fatti e non più solo con le parole (o le lettere ai tifosi) hanno compreso i propri errori e hanno deciso di cambiare strategia. Ora parola al campo.