
Roma, si ricomincia da dove si è finito: porta inviolata e pochi pericoli
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Gian Piero Gasperini può essere ampiamente soddisfatto del suo esordio sulla panchina della Roma.
Roma, gabbia gasperiniana per anestetizzare il Bologna

Una delle paure dei tifosi romanisti legata alla rivoluzione gasperiniana era da ricondurre alla risposta dei calciatori all’atteggiamento difensivo spregiudicato e coraggioso delle squadre del tecnico di Grugliasco. Sorprendentemente la Roma, invece, ha beneficiato dell’aggressione in fase di non possesso palla ingabbiando il Bologna sin dal primo minuto e non registrando alcun problema nelle marcature a uomo. I giallorossi, con una metodologia diversa, hanno ricominciato il campionato da dove lo avevano terminato, ossia concedendo poco agli avversarsi e vincendo 1-0.
La formazione capitolina, in Serie A, la scorsa stagione con Ranieri ha subito appena 18 gol in 26 partite e ha vinto 8 volte di corto muso (1-0). Gasp ha esordito con lo stesso punteggio e non ha permesso agli attaccanti del Bologna di mettersi in mostra: appena 2 tiri in porta (Orsolini, Odgaard) e Svilar inoperoso. La squadra di Italiano ha prodotto solo 0,6 gol attesi, insomma è stata anestetizzata dal gioco della nuova Roma di Gasperini. Baricentro alto, aggressione a tutto campo, reparti corti e tanta intensità: ecco le prime tracce della rivoluzione gasperiniana. Buona la prima per Hermoso, Mancini e Ndicka, una difesa inusuale sostenuta dal lavoro dei compagni di squadra.
I giallorossi contro il Bologna hanno recuperato addirittura 54 palloni: miglior dato della prima giornata di Serie A, in attesa di Udinese-Verona e Inter-Torino. ”In queste prime settimane sono riuscito ad entrare nella convinzione dei giocatori, vedo che mi seguono e sono partecipi. Questa è la cosa più importante”. Parola di Gasp.