
Soulé, il sacrificio che piace a Ranieri: corsa e contrasti per arginare gli avversari
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Matias Soulé è l’uomo copertina dell’ultima versione della Roma di Ranieri senza Dybala.
Il tecnico di Testaccio, a fine partita, ci ha tenuto a sottolineare l’impegno del classe 2003, per caratteristiche, predisposto maggiormente ad attaccare e a creare superiorità numerica: “Il ragazzo è disponibilissimo, perché ha sofferto molto la prima parte di stagione, quando non giocava. Adesso io gli ho dato fiducia e lui è quell’uomo in più che non ti aspetti, lì su quella fascia salta l’uomo, mette i palloni dentro, copre bene. Perché vedendolo in casa contro il Napoli, andava sempre a raddoppiare, ad aiutare Celik quando c’era Neres che lo puntava. E vedevo che era difficile saltarlo. Allora mi è venuta quest’idea. Sai, giocando, allenandoti, conosci sempre meglio i tuoi giocatori e il ragazzo sta facendo veramente dei sacrifici enormi. Però è bravo, perché poi quando ti punta sa quello che deve fare”.
Un elogio pubblico per Soulé che rappresenta lo stereotipo del calciatore che la Roma cercherà sul mercato: giovane, di qualità e disposto a sacrificarsi per i colori giallorossi.