Wesley, un treno per Gasp che deve cancellare alcuni errori che potrebbero frenarlo

Wesley, un treno per Gasp che deve cancellare alcuni errori che potrebbero frenarlo

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Wesley ha deciso di chiudere la sua esperienza al Flamengo e di presentarsi agli occhi dei tifosi della Roma nel migliore dei modi.

Il classe 2003, infatti, nella notte italiana di oggi, ha segnato un gol decisivo per la vittoria dei brasiliani (2-1) contro il Bragantino: successo fondamentale in uno scontro diretto per le zone alte della classifica. La formazione di Rio de Janeiro si è proiettata in seconda posizione a un punto dal Cruzeiro ma con una gara in meno.

Wesley ha terminato la sua esperienza con la maglia del Flamengo con 4 reti e 6 assist in 136 partite. Da non sottovalutare anche i 6 trofei vinti, un bagaglio che porterà con sé a Roma. L’esterno brasiliano stimato da Cafù ”I giallorossi non potevano fare scelta migliore”nelle prossime ore atterrerà nella Capitale e si metterà a disposizione di Gasperini. Il gol segnato contro il Bragantino è un manifesto delle sue caratteristiche, quelle che piacciono tanto a Gasp: corsa e sovrapposizioni continue. La rete, infatti, nasce proprio da questa sua predisposizione e non è un caso poiché mediamente riceve 9,9 passaggi progressivi, meglio del 99% dei pari ruolo.

Altri numeri riassumono le sue qualità in fase di spinta: 1,34 passaggi ogni 90 minuti che portano direttamente a un tiro, meglio del 82% dei calciatori che ricoprono la sua posizione, e protagonista (ultime 2 fasi) in 3.26 azioni che terminano con una conclusione, solo il 7% dei calciatori che occupano la stessa zona di campo hanno fatto meglio negli ultimi 365 giorni. Dati a cui va aggiunta la corsa in conduzione verso la porta avversaria: circa 110 metri ogni 90 minuti, meglio del 93% dei pari ruolo. Angelino, ad esempio, mediamente, ha percorso 79,9 metri. Requisiti fondamentali per fare l’esterno di Gasperini.

Il tecnico di Grugliasco dovrà lavorare sulla freddezza di Wesley, calciatore incline all’errore e alla perdita del pallone. Il classe 2003, infatti, dopo il pressing di un avversario, mediamente, gli lascia il possesso più di una volta a partita (1,14). Il paragone con Angelino in questa circostanza è impietoso dato che si ferma a 0,3 occasioni a gara. Da non sottovalutare gli errori del brasiliano che innescano un tiro degli avversari: 0,10 ogni 90 minuti, peggio del 92% dei pari ruolo. In questa speciale classifica Angelino è ampiamente lontano con 0,02 errori che provocano una conclusione. Starà a Gasp nascondere i difetti di Wesley ed esaltarne i pregi.