
Gasperini: ”Pellegrini convocato. Sancho? Non so quali siano i margini, non bisogna pregare nessuno. Dybala valore aggiunto, non c’è tempo da perdere”
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Gian Piero Gasperini, alla vigilia di Pisa-Roma in programma domani alle 20:45, ha parlato in conferenza stampa.
Da questi primi 90 minuti ha avuto conferme di pregi e difetti del gruppo? Ci sono urgenze da risolvere sul mercato?
“No, la cosa più importante è stata la risposta della squadra, dei giocatori che sono stati partecipi, ci credono e mi hanno sempre seguito, di come si sono presentati al di là della prestazione, che è migliorabile, tutti con grande spirito. Questo fa onore ed è la base di partenza. È la prima di campionato, da domani dobbiamo dare seguito e sarà insidiosa: è una piazza che dopo tanti anni torna in A con entusiasmo, è un’altra bella partita. Di partita in partita ci saranno sempre nuove indicazioni e obiettivi da raggiungere. Il mercato? Da lunedì sera sarà definitivo almeno per 5 mesi”.
Ziolkowski? Quante pedine mancano per essere più forti?
Ziolkowski è un acquisto che ha visto Massara e io mi fido delle sue intuizioni di mercato perché il suo mestiere è vedere i calciatori in giro. È nei profili di quelli richiesti, l’ho visto solamente in video e il mio giudizio è parziale, è un profilo giusto da mettere dietro a Mancini e dargli i giusti spazi. Speriamo che sia un giocatore di alto livello come sta dimostrando in questi primi inizi di carriera. Questo è un completamento bello e giusto, nei termini fissati. Per essere anche sostenibile la squadra deve avere un gruppo forte il più possibile, solido e competitivo e invece di caricarti di contratti vanno bene questi giovani con questi profili, anche qualcuno in più che magari un domani entra a far parte dell’altro gruppo è un bel successo. Permette alla società anche di non guardare sempre profili top ma di portare avanti profili, è una filosofia e consente di essere sostenibili. Ma la base devi averla, altrimenti fai fatica a crescere i giovani. Poi lo dicono loro con le prestazioni, in allenamento e in partita di quanto tempo hanno bisogno per essere pronti”.
È soddisfatto del reparto offensivo, questa squadra può garantire i gol per andare in Champions, vincere la Coppa Italia o L’Europa League?
“Stiamo parlando di obiettivi, ma non ci ho pensato. La base è costruire una squadra competitiva il più possibile. Non possiamo parlare neanche oggi, sono parole al vento, mancano alcuni giorni alla fine del mercato. La concentrazione è sulla gara di domani, il Pisa sarà disposto a fare di tutto e ha fatto un buon risultato a Bergamo. C’è tempo per il resto”.
Quanti innesti dobbiamo aspettarci e come sta Dybala?
“Domani il nostro attacco è formato da Ferguson, Dybala, Dovbyk, El Shaarawy, Baldanzi e Soulé. Sarà aggregato anche Arena che mi ha incuriosito in allenamento e visto che abbiamo posto lo portiamo dietro così comincio a conoscerlo. Questo è l’attacco domani e da questo dobbiamo tirare fuori quanto necessario per vincere col Pisa”.
Sancho ha detto sì o no?
Se hai il numero chiamalo (ride ndr). Non so in questi giorni quali sono i margini… Non bisogna mai pregare nessuno, vale per Sancho e per gli altri, è sicuramente una possibilità per darci una valore aggiunto ma è una grande opportunità per loro: se entrano in questo tipo di pensiero le cose si sposano altrimenti resta dov’è, non è un problema.
Mourinho e Ranieri spesso hanno detto esiste una Roma con Dybala e una senza Dybala: anche lei ha questa sensazione?
Esiste una Roma, poi Dybala è un valore aggiunto soprattutto quando sta bene e non ha problemi di natura fisica. È indubbiamente un grande giocatore ha un piede straordinario, dà un valore aggiunto e sono pochi come lui, ma nessun giocatore per quanto importante può essere spiazzante. La Roma deve avere una sua forza e una sua identità a prescindere dall’individuo che può dare un qualcosa in più.
Dovbyk?
Ha avuto una sosta inziale subito durante la preparazione. È stato un ragazzo positivo come gli altri, si è sempre impegnato moltissimo, non ho alcun appunto da fargli. Quello che mi aspetto da lui domani è che se gioca dall’inizio, se entra o se sta fuori porta tutta la sua energia per fare il risultato che non è per niente semplice.
Tatticamente Dybala impone delle attenzioni particolari nella fase di non possesso o è qualcosa che non la preoccupa?
“Non è un problema, va preso per le sue caratteristiche. Alla fase difensiva partecipano tutti, anche Dybala. Nel calcio di oggi è così, con le proprie caratteristiche va messo a suo agio. Difficilmente copre una zona di 70 metri, ma lo farà con le sue caratteristiche altrimenti sarebbe un mezzo giocatore. Mi auguro che diventi determinante sia per i gol sia per gli assist. Non ci sono difficoltà di inserimento e ruolo per nessun giocatore, vanno sposate al meglio le qualità di ognuno, Dybala va messo a proprio agio. Sabato abbiamo giocato con Hermoso a destra, è la dimostrazione di quello che dicevo: tutti, nessuno escluso, hanno dato una disponibilità straordinaria e lui ha fatto un’ottima gara. Poi magari è un’emergenza, se ne devi fare 38 partite così significa che qualcosa nella costruzione non l’hai fatta nel modo migliore. Vorrei che venisse evidenziata la disponibilità dei calciatori, è la base per fare un buon campionato”.
Pisilli e Pellegrini?
Pisilli è un centrocampista duttile che può giocare nei due e nei tre: le sue caratteristiche sono evidenti, per cui, può giocare più alto, più basso e in regia. Pellegrini domani sarà convocato perché ha finito la sua fase di riabilitazione e si è allenato con la squadra. Di Pellegrini ho già detto la difficoltà: devono trovare la soluzione migliore per entrambi e mi prendo un merito perché finalmente hanno raggiunto dei colloqui insieme. È un ragazzo maturo, attaccato alla Roma ed è disponibile a fare altre scelte. Ha voglia di giocare, di mettersi a disposizione per raggiungere obiettivi, sapete la situazione del contratto e ne è pieno il mondo di queste storie. Gli auguro il meglio se va via, il problema è che mancano 3 giorni. La disponibilità del giocatore e della società è totale. Anche i giocatori hanno le loro esigenze, sono trattative tra di loro e ho ereditato questa storia per fortuna, che la risolvano”.
Se resterà qui il 2 settembre?
“Il 2 settembre ne parlerò”
Pisa?
“Gilardino è stato un giocatore che mi ha risolto molte difficoltà, è stato un campione del Mondo, è stato un mio giocatore al Genoa, è un ragazzo splendido e ho un bellissimo rapporto. Ha fatto molto bene da allenatore, ho visto il Pisa domenica scorsa a Bergamo, ha la sua identità. Farà una grande carriera da allenatore”.
Il centrocampo?
”Adesso ci sono delle priorità, questa è una squadra che sta cercando di costruirsi. Sono usciti tanti giocatori, circa 10, c’è quasi mezza squadra che si forma e si riprepara. C’è questo rimpasto che ha bisogno di un po’ di tempo però io non me lo prendo mai come alibi perché nel calcio non c’è tempo. Non possiamo dire che le cose le faremo più avanti, quello che puoi bisogna farlo subito. Non c’è più tempo da perdere”.
Ha avuto la percezione della Roma in ritardo?
“Prendete per base le mie dichiarazioni virgolettate, poi c’è un mondo intorno che interpreta molto spesso basandosi sulle proprie opinioni. Ce n’è già da vendere, bisogna partire da quello che dico”.
L’Europa League?
“Girone bello tosto, bisogna battagliare da subito. In casa Lille e Stoccarda sono tra le migliori dell’Europa League, il Midtjylland l’ho incontrato in casa e ho fatto fatica. In trasferta sono tutte belle partite in ambienti difficili. Dobbiamo sudare da subito, partita per partita. Tutti dicono di arrivare tra i primi 8, se si può sì, altrimenti tra i primi 24. Questa formula è particolare e strana, puoi avere gironi vantaggiosi ma lo scopri col campo e non è pari per tutti, aumenta la parte aleatoria della classifica. Non mi strappo i capelli per arrivare ottavo, ma dobbiamo stare dentro. Le vere competizioni arrivano a marzo, per me è un obiettivo stare dentro”.