Roma, primo sì a Pietralata: obiettivo stadio nel 2027. Tempi, costi e prossimi step (VIDEO)

Roma, primo sì a Pietralata: obiettivo stadio nel 2027. Tempi, costi e prossimi step (VIDEO)

Retesport

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FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano) – Eppur si muove.

La Roma fa un nuovo passo avanti verso l’edificazione dello stadio a Pietralata. Ieri pomeriggio nella sala delle Bandiere del Comune, il Sindaco Gualtieri, alla presenza degli assessori Veloccia e Onorato, oltre che del Ceo giallorosso Pietro Berardi, ha annnciato l’approvazione da parte della giunta capitolina della Delibera di pubblico interesse sul nuovo progetto giallorosso. Parte così il countdown per la realizzazione della struttura e finora la celerità dei tempi sul piano burocratico lascia ben sperare.

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Amministrazione e club hanno scandito a parole gli obiettivi dei prossimi mesi: arrivare al voto in Assemblea capitolina della Delibera entro le prossime settimane, presentare entro fine anno il progetto definitivo, di cui si sta occupando la società internazionale Populus, tra le più all’avanguardia sugli impianti sportivi, completare l’iter amministrativo entro il 2024 e iniziare i lavori per l’apertura dell’impianto nel 2027, l’anno del centenario del club. Una sfida complessa, ma affascinante per la politica romana e per la società giallorossa, che ha iniziato nel 2011 la scalata di Tor di Valle, passando attraverso un percorso tortuoso e frastagliato, poi interrotto con il cambio di proprietà del club.

I motivi del pubblico interesse sono sostanzialmente dieci: 1) sviluppo economico e sociale 2) area ben servita dalla viabilità e dal trasporto pubblico 3) rigenerazione di una zona degradata 4) maggiore comfort degli spettatori 5) creazione di zone di verde pubblico 6) possibilità di avere un nuova attrazione turistica 7) creazione di nuove connessioni pedonali e ciclabili 8) indotto produttivo e occupazionale 9) miglioramento della sicurezza urbana 10) interventi infrastrutturali per la maggior parte a carico dei privati.

I costi: 528 milioni di euro complessivi, così suddivisi: 262,2 milioni di euro per l’impianto in sè. Quasi 81 milioni, invece, saranno destinati alla realizzazione dei parcheggi e 17 milioni andranno alle opere di urbanizzazione collegate allo stadio. Ammonta a 128 milioni, infine, il fondo che la società giallorossa mette a disposizione per varie ed eventuali, per un totale di quasi 488,4 milioni di euro.

Per quanto riguarda i 40 milioni di oneri concessori che verranno incassati dal Comune, la loro destinazione “dipenderà dal progetto definitivo dello stadio, andranno a opere infrastrutturali, che possono avere anche altri scopi, di viabilità o ambientali, o anche per opere a scomputo”, ha chiarito Veloccia.

Proprio a proposito dei Friedkin, a domanda di Retesport, Berardi ha chiarito che saranno gli unici investitori dell’operazione stadio, il che rafforza l’idea del peso specifico di questi imprenditori e della loro intenzione di investire a lungo termine sul club giallorosso:

L’intervento del CEO Berardi

La società avrà in concessione l’area per 90 anni, in sostanza un diritto di superficie ma dovrà curare l’esproprio di tutte le aree non di proprietà del Comune. Ma quali sono le criticità attualmente emerse su cui il club dovrà lavorare in sede di realizzazione del progetto definitivo? In primis minimizzare l’impatto dei cantieri sull’ingresso dell’Ospedale Pertini. Poi ovviamente realizzare le opere pubbliche previste da progetto, contestualmente all’edificazione dell’impianto e alla sua apertura. Infine macro tema viabilità e trasporti: controllare il numero di parcheggi, un’attenta progettazione dei collegamenti stradali e l’assicurazione di un adeguato livello di offerta di trasporto pubblico.

Il Comune ha assicurato infine che per totale trasparenza aprirà al pubblico, quindi alla cittadinanza, anche a chi è pronto a contrastare il progetto (sono 8 i comitati di quartiere contrari allo stadio a Pietralata), il dibattito sul tema.