
Celik, da esubero a re dei contrasti con il contratto in scadenza
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IL PERSONAGGIO (di Nicolas Terriaca) – L’esperienza a Roma di Zeki Celik ha la forma di una sinusoide che in questo momento punta verso l’alto.
La metamorfosi dell’ex Lille è anche nel ruolo che ricopre in campo: da quinto a braccetto di destra in una difesa a 3, il suo raggio d’azione si è abbassato notevolmente. Gianluca Mancini, compagno di reparto, circa 2 mesi fa lo ha elogiato: ”Zeki è un professionista unico e un ragazzo fantastico, gli ho sempre detto che questa è la sua posizione in difesa è applicato, è veloce ed è difficile da saltare uno contro uno, si sta trovando bene”.
Il 29 dicembre, durante Milan-Roma, uno dei primi segnali: a inizio secondo tempo Hummels viene sostituito da Celik. Il preludio del percorso nella capitale del turco. Il classe 97′, calcisticamente, è rinato ed è diventato sempre più centrale nella formazione giallorossa. Ranieri lo ha schierato nella linea a 3 nelle partite più importanti della stagione: Porto, Athletic Bilbao e anche negli ultimi scontri diretti contro Inter e Fiorentina. Celik ha risposto con prestazioni di buon livello senza errori, esclusa la trasferta di San Siro contro il Milan in cui la difesa della Roma sembrava uno scolapasta che faceva acqua da tutte le parti.
Celik, il re dei contrasti della Roma dal futuro in bilico

Celik è l’ottavo calciatore più utilizzato da Ranieri: 1625 minuti su 2970 (54,7%). Il difensore turco, dopo due anni da riserva, si sta rendendo protagonista di un’annata ai livelli di Lille. Il classe 97′ ha disputato 2903 minuti nel corso di questa stagione, mai così tanto con la maglia della Roma (1521 nel 2023-24, 2032 nel 2022-23).
L’ultima volta che il turco ha trovato una continuità simile è con la maglia del Lille nel 2021-22: 3380 minuti arricchiti da 3 gol e 4 assist. Quest’anno si è fermato a 4 partecipazioni a una rete (1 gol, 3 assist). Celik, però, abbassando il proprio raggio d’azione ha esaltato un’altra qualità: 1° nella Roma per calciatori contrastati (56) e contrasti vinti (34). Uno dei motivi che ha portato Ranieri a schierarlo da braccetto di destra. Il futuro del difensore turco, però, rimane in dubbio tra il contratto in scadenza nel 2026 e le sirene inglesi che lo avrebbero già persuaso (Fulham).