
Ferguson, Dovbyk o… tutti e due insieme: col Verona ipotesi doppio centravanti
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Artem Dovbyk o Evan Ferguson.
Dopo un ottimo esordio col Bologna, l’attaccante britannico è andato vistosamente calando in termini di incisività tanto che nelle ultime tre sfide giocate tra Torino Lazio e il subentro in Europa si contano due conclusioni sul fondo.
Male anche Dovbyk: dopo la bocciatura estiva (“E’ uno strumento stonato”), il tentativo di cederlo per trovare un sostituto diverso e la riabilitazione col Nizza, l’ucraino non è riuscito ancora ad incidere. Quando scatta in profondità i compagni non lo servono, quando riceve palla spalla all’avversario o alla porta incespica o viene sovrastato fisicamente. L’ex Girona sembra entrato in un loop psicofisico difficile da sbloccare.
Eppure Gasp è il mago degli attaccanti: ha fatto segnare caterve di gol a gente di ogni estrazione calcistica e provenienza, da Milito a Borriello, da Zapata, a Muriel, Retegui e Pavoletti solo per citarne alcuni. La speranza dunque è l’ultima a morire e magari potrebbe sposarsi bene con un’idea nuova.
Visto che il mister giallorosso va ripetendo ogni conferenza di dover fare delle prove nelle partite vere per allargare le rotazioni e magari trovare delle soluzioni alternative alla scarsa vena offensiva, perchè non provarli insieme dal 1′ contro il Verona?
Il ritorno di Pellegrini potrebbe incentivare questa ipotesi, con Ferguson pronto a svariare di più e Dovbyk a fare il finalizzatore in area. Domenica potrebbe essere l’occasione anche per concedere un turno di riposo dall’inizio a Soulè, tra gli inamovibili di Gasp, anche in vista delle ulteriori importanti sfide che attendono la Roma giovedì prossimo col Lille e poi a Firenze.