
Esclusiva RS – Loris Boni: “Impressionato dalla Roma di Cremona. Ho parlato con Massara e…”
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Loris Boni, ex centrocampista della Roma e grande conoscitore del calcio nordico, è intervenuto ai microfoni di Retesport nel corso de La Sveglia Giallorossa:
“Ero a Cremona, non abito molto lontano da lì, è la prima volta che quest’anno ho visto la Roma dal vivo, è stata una partita bellissima, non mi aspettavo una Roma così con grande personalità, c’è stato qualche episodio che ha girato favorevolmente ai giallorossi, ma la Roma ha vinto con merito, ho visto grande gioco, grande forma fisica, sono rimasto veramente impressionato.
Gasperini?
“Lo conosco molto bene, anche personalmente, sono felice del suo arrivo. Ho visto lavorare la sua Atalanta, tante partite seguite dal vivo. E’ un sanguigno, non è un costruito o un falso. Ha portato alla Roma una ventata di credibilità, di forza e mentalità. Nonostante alcuni limiti strutturali le sta compensando lavorando su alcuni singoli e portando idee importanti”.
Boni, la sua Roma?
“Costruimmo il percorso vincente dei primi anni 80. Subii un infortunio gravissimo nel derby che mi costò la permanenza negli anni successivi. All’epoca rompersi una gamba ti costava quasi la carriera, ci voleva tanto tempo per recuperare. Purtroppo ci misi quasi due anni, è un grande rimpianto perché avrei potuto dare molto ma molto di più”.
La mediana giallorossa di oggi?
“Cristante penso sia la bussola della Roma, dà equilibrio, tempi, spazi, è sempre presente, sembra uno che non hai mai ma in realtà c’è sempre. Konè classe da vendere, grande personalità, giocatore mostra una forza dirompente giocando con semplicità. El Aynaoui è subentrato bene, mi sembra un centrocampo di spessore”.
Il Midtjylland?
“Conosco bene quella realtà, ho lavorato per anni visionando il calcio nordico, il calcio danese come quello norvegese stanno crescendo. Il Midtjylland non va sottovalutata, è una squadra che corre tanto, non sono sprovveduti tatticamente”
Boni, secondo lei si possono pescare futuri campioni come Halaand in Norvegia e Danimarca?
“Mi piacerebbe intanto che i club italiani dessero maggiore spazio ai giovani italiani. Certamente nel calcio nordico oggi ci sono delle opzioni interessanti a costi contenuti. Al Nord i calciatori ci sono sempre stati, giocatori di 18-20 anni pronti fisicamente e che possono essere calati nelle nostre realtà, lavorando sul piano tecnico. La Premier ha sempre un diritto di prelazione sul calcio nordico, sulla Norvegia, ma anche in Italia ci si sta aprendo a queste situazioni”
La storia di Halaand e di quell’incontro a Trigoria?
“Lo segnalai alla Roma, come ad altri club italiani. Monchi mi ascoltò a Trigoria ma con un po’ di sufficienza, non prese molto in considerazione quella segnalazione. Lo conoscevo da bambino, lo allenai quando aveva 13 anni, si vedeva già che aveva qualcosa in più rispetto ai suoi coetanei. Poi lo comprò il Salisburgo per 4.5 milioni. Io non faccio l’agente, ho allenato tanti ragazzi lì in Norvegia, quindi ho fatto segnalazioni come ne faccio tuttora poi sono i club che devono decidere. Ho incontrato e parlato con Massara a Cremona, è un ragazzo splendido, ci conosciamo da tanti anni e ci siamo scambiati delle idee. Tutto il mondo sa che la Roma cerca un centravanti, di conseguenza si muoverà in quella direzione”



