
Gasperini: “Dybala sta meglio ma non ha i 90 minuti. Pellegrini? Non rinnoverà, può partire. Mercato? Valuteremo il 1 settembre…”
Interviste
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Gian Piero Gasperini ha parlato alla vigilia di Roma-Bologna:
Presenza numero 600.
“Ho letto stamattina che domani è la 600esima partita, è stata una grandissima sorpresa. Niente di meglio di poterla realizzare in un contesto come quello di domani, nuova esperienza, con uno stadio così pieno e esigente. E’ un qualcosa di straordinario. La squadra arriva con tanta voglia di fare. Domani è un biglietto da visita, dietro di noi c’è tanta gente, tanta passione. Giochiamo contro una delle migliori squadre del campionato, una squadra rodata e preparata. E’ una bella prima di campionato”
Come sta vivendo la situazione mercato e l’infortunio di Bailey? Dybala è pronto?
“Bailey è incredibile, siamo veramente dispiaciuti. Un infortunio in una situazione difficile da spiegare. Peccato. Al di là dell’immediatezza della partita, dispiace per l’entità dell’infortunio in un gesto consueto. Il mercato? Ormai siamo nella fase finale, è sempre imprevedibile. Io guardo la partita col Bologna. Dybala è rientrato da dieci giorni, è sulla strada giusta, sta facendo tutto. Non può giocare 90 minuti: o dall’inizio o a partita in corso.”
Si aspettava un mercato più dinamico e con tempistiche più anticipate?
“Indubbiamente sì, soprattutto per un allenatore nuovo che magari arriva o vuole mettere nuove idee. Abbiamo lavorato bene con i ragazzi che avevo qui, quelli che sono partiti dall’inizio hanno fatto tanto, gli altri che sono arrivati un po’ a singhiozzo, poi c’è stato questo stallo. Tutti noi allenatori vorremmo partire con una rosa già definita per sfruttare al meglio la preparazione, ma ormai sembra un’utopia per tutti”
Quando avete iniziato a parlare del mercato, aveva ricevuto delle rassicurazioni dalla società?
“Ti fai dei propositi, dai delle indicazioni, poi ci sono le realizzazioni dei propositi. I propositi sono sempre validi, riconosciuti in ogni riunione che facciamo, poi la realizzazione ha dei tempi diversi e bisogna vedere in quanto tempo si riescono a fare le cose”
Dovbyk resterà?
“Non ho la sfera di cristallo, difficile capire cosa succederà in questi 10 giorni. Sono concentrato su domani, Dovbyk è convocato come gli altri. Domani avremo di fronte un’attesa bella, di un inizio di campionato importante, Dovbyk e gli altri convocati domani dovranno avere la concentrazione massima per la presentazione al nostro pubblico per la prima volta quest’anno. Quello che succederà nei prossimi giorni lo vedremo”
La metafora musicale? Le sembra più intonato Ferguson o Dovbyk? La Roma è più forte di un anno fa?
“Nel calcio ci sono dei tempi, vale per tutti, come nella musica. I giocatori più di qualità sono quelli che hanno il tempo giusto, chi è troppo prima o troppo dopo, corre il rischio di steccare. Poi me l’avete portato su Dovbyk, che non ho mai nominato poverino (ride ndr). Io penso che loro due siano due strumenti, come li usi dipende se vanno a tempo o meno. Sono due ottimi strumenti, diversi, qualcuno va più in forma prima qualcuno dopo, sono in crescita rispetto ad inizio ritiro, anche sul piano dinamico. Se la Roma di oggi è più forte lo dovremo capire, quella di prima aveva dei parametri, questa sta iniziando a giocare. Sicuramente è una Roma molto diversa, basta guardare l’ultima formazione di un anno fa e adesso. Tre titolari non ci sono più, sono arrivati cinque calciatori di movimento, diversi panchinari nuovi. Me lo auguro che la Roma sia più forte, lo vedremo strada facendo, lo scopriremo insieme”.
A che punto è il recupero di Pellegrini? Si immagina una collocazione tattica per lui? El Aynaoui più avanzato può giocare domani?
“Sì quella di Neil è una delle tre-quattro soluzioni che abbiamo. Pellegrini è vicino al recupero, finora non si è allenato con la squadra. Non so perchè chiedete sempre a me di Pellegrini e non alla società o a lui. Quello che ho visto io di Pellegrini, c’è una situazione non chiara: è evidente che la società non voglia allungare il contratto a Pellegrini e che lui ha bisogno di giocare per ambire alla nazionale e ai suoi obiettivi. Io ho ereditato questa situazione, cerco di chiarirla. Io non voglio fare polemiche. Risolveranno. Se lui trova una situazione adeguata è contento di andar via ed è contenta la società, ma la situazione adeguata è difficile da trovare. Mi sembra una situazione molto chiara”
I nuovi acquisti? Un pensiero su tutti e quattro, come li ha visti in questo periodo?
“Possono giocare tutti nel corso della partita. Sono i profili su cui la Roma ha pensato di costruire il proprio futuro. Sono ragazzi giovani, il più vecchio è Neil che ha 24 anni. Ghilardi è un 2003 come Wesley, Ferguson è un 2004, hanno esperienze diverse. Sono dei bei profili, mi piace lavorare su di loro, soprattutto in prospettiva. Wesley ha giocato 30 partite di fila, ha fatto il Mundialito, Ferguson arriva da tanto tempo di inattività, Ghilardi ha iniziato la preparazione in ritardo, El Aynaoui è quello più in condizione. Mi piacciono, sono profili giusti su cui lavorare bene”
Contro chi gioca col 4-2-3-1 lei spesso ha schierato un trequartista più centrocampista. Lo rifarà domani? Anche in virtù della scelta che verrà fatta con Dybala?
“Non riguarda i nostri giocatori, è un adattamento o una situazione che si può mettere in campo a seconda di come si schiera l’avversario. Per me è ideale che la Roma giochi due moduli senza problemi, poter passare da una situazione all’altra in modo chiaro e comprensibile ai giocatori. Ci vogliono le partite per assimilare i concetti e la duttilità tattica”.
I giocatori arrivati sono quelli giusti per caratteristiche rispetto al suo gioco?
“I giocatori giusti sono quelli bravi sempre. Quelli bravi, con potenzialità, rientrano tutti nel mio modo pensare calcio. Sono ragazzi che rientrano nelle caratteristiche con cui si vuole ripartire con le richieste che sono state fatte a me dalla società. Ripartire con giocatori non affermati a livello contrattuale, con giovani emergenti, che possono anche diventare delle plusvalenze. Bisogna prendere giocatori che abbiano un valore. I giovani costano più dei giocatori affermati, perchè c’è speranza di creare valore. Le plusvalenze servono a ripianare i bilanci e a comprare nuovi giocatori su cui investire. Altrimenti vai a prendere giocatori già affermati, con contratti molto alti, lavorando meno in prospettiva. Il segnale forte della società quando mi ha chiamato era quello di lavorare in prospettiva. Speriamo di poterlo realizzare. Io sto pensando a come lavorare. Cerco di essere chiaro una volta per tutte, non amo fare conferenze così lunghe, spero di parlare dalla prossima solo della partita che arriva”
I suoi quinti a Bergamo erano giocatori molto fisici, Angelino Wesley e Rensch sono diversi da quelli che ha avuto in passato. Cambierà il vostro gioco?
“Ne ho avuto talmente tanti uno diverso dall’altro, che non tutti facevano lo stesso lavoro, Gosens era diverso da Hateboer, così Conti da Spinazzola, Bellanova da Zappacosta, Angelino e Wesley sono diversi e così via. Vanno rispettati per le loro caratteristiche, bisogna cercare di farli rendere al meglio per quelle che sono le loro qualità”
Il Bologna cerca molto la profondità, vedremo una Roma più attenta oppure la sua essenza?
“La cerchiamo, giochiamo per un solo risultato come sempre, nel rispetto dell’avversario, con la fiducia di costruirci per andare a giocare così contro qualsiasi avversario”
Le difficoltà che si aspettava all’inizio su questo mercato sono le stesse di oggi? Hermoso?
“Hermoso è un giocatore che sembrava non dovesse neanche venire in ritiro, poi è stato aggregato. Si vede che ha giocato a livelli alti, è stato fermo 4 mesi prima di iniziare la preparazione. E’ un giocatore serio, si è allenato bene, ha fatto tutte le partite, anche se inizialmente non sembrava essere nei programmi. Domani è squalificato Celik e devo trovare un sostituto, lui è un mancino come Ndicka. Sapevo delle difficoltà fino al 30 giugno sicuramente, mi auguravo che dopo il 30 giugno ci fosse più possibilità, di fatto c’è stata, poi c’è stato un blocco. Abbiamo altri 10 giorni poi valuteremo. La volontà della società è sempre stata la stessa, loro sempre chiari con me poi la realizzazione è sempre più complicata”.
Cosa la colpisce di più di Ferguson? Le sue aspettative per la stagione?
“Ferguson ha fatto benissimo 2 anni fa, sicuramente per via degli infortuni non ha rispettato le premesse della sua carriera. Ma è la classica situazione dove è bello insieme aiutare questo ragazzo a ritornare ai suoi valori originari”.