Roma soddisfatta per il mercato: il punto

Roma soddisfatta per il mercato: il punto

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9 arrivi (Zelezny, Vasquez, Wesley, Ziolkowski, Tsimikas, Ghilardi, El Aynaoui, Ferguson e Bailey) a fronte di 11 uscite (Paredes, Shomurodov, Abraham, Solbakken, Saud, Salah-Eddine, Kumbulla, Darboe più i giovani Mannini, Cherubini e Reale).

E’ questo in estrema sintesi il consuntivo della finestra estiva di mercato, la prima targata Ranieri-Massara-Gasperini.

La società giallorossa ha navigato in mari particolarmente tempestosi, sin dagli albori della sessione estiva quando a metà giugno, in piena ricerca di fondi legati alle plusvalenze, Ghisolfi ha salutato ed è stato richiamato a Trigoria Ricky Massara.

E’ evidente che su alcuni nomi come Rios e Sancho ci siano state delle difficoltà inaspettate, sia per motivi di costi sia per questioni di volontà, soprattutto per quanto concerne l’inglese, così come è abbastanza chiaro che negli ultimi 15 giorni nonostante il pressing di Gasp (che aveva ricevuto delle rassicurazioni dai Friedkin), qualcosa sia andato storto.

La Roma però complessivamente si ritiene soddisfatta del lavoro svolto in queste settimane. Sia per il numero dei calciatori ingaggiati, sia per la qualità degli stessi. E’ stato perseguito e centrato, secondo quanto filtra da Trigoria, l’obiettivo di ringiovanire la rosa, puntando alla sostenibilità nel rispetto dei paletti imposti dall’UEFA.

Nessuna delle possibili operazioni dell’ultimo minuto ha convinto per richieste e valore intrinseco dei calciatori trattati, per questo si è deciso di non spendere o acquistato solo per il gusto di farlo. La società ritiene di aver fatto bene anche perchè è riuscita a trattenere tutti i calciatori più importanti, a cominciare da Svilar.

La società ritiene che la squadra sia significativamente più forte rispetto alla squadra che nella seconda metà della scorsa stagione era stata la migliore della Serie A.