
Roma, un’abitudine da coltivare: 1° dopo 11 giornate solo un’altra volta nei campionati a 20 squadre
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La Roma domenica a Cremona cercherà di rimanere in vetta alla classifica.
Un avvio sorprendente nettamente sopra le attese. La Roma non è una squadra abituata a sostare in cima alla classifica ma è un’abitudine che deve iniziare ad avere per uscire dalla comfort zone dell’Europa League. Nei campionati a 20 squadre, dopo 11 giornate, ai giallorossi era accaduto solo un’altra volta di stare al primo posto guardando tutti dall’alto verso il basso: stagione 2013-14 con Rudi Garcia in panchina. Il salto di qualità si farà quando per i calciatori e l’ambiente la parola scudetto non sarà più avvolta da scaramanzia e scetticismo.
Roma, solo 4 calciatori della rosa hanno vinto lo scudetto da protagonisti

La Roma non è stata costruita per aggiudicarsi lo scudetto in questa stagione ma ha iniziato un percorso che lo stesso Gasperini spera possa culminare con la vittoria del campionato. Il tecnico di Grugliasco a Bergamo ha alzato l’asticella delle sue ambizioni, prima sollevando al cielo l’Europa League, e poi tentando di far cucire il tricolore sulle maglie dell’Atalanta. Gasp a 67 anni, difficilmente, ha accettato di abbracciare il progetto giallorosso consapevole di scendere dalla scala delle proprie aspirazioni. Il focus è chiaro ma c’è bisogno di pazienza e tanto lavoro.
La Roma, infatti, nella propria rosa, ha solo 4 calciatori che hanno vinto lo scudetto da protagonisti: Dybala (5), Wesley (2), Celik (1) ed Hermoso (1). Gli unici che hanno un passato in cui sono riusciti a non soffrire di vertigini una volta stati in alto in classifica e che hanno gestito bene le pressioni. Una lista a cui si potrebbero aggiungere Dovbyk, Cristante, Rensch, Tsimikas Angelino, Gollini e Svilar che nella propria bacheca hanno almeno un campionato vinto, ma da comparse o poco più, con meno di 1000 minuti disputati. Ecco che uno degli step che la Roma di Gasperini dovrà superare è quello di abituarsi alle zone alte della classifica in cui c’è sempre meno ossigeno e dove la lucidità viene meno.
Inter, Napoli, Milan e Juventus hanno maturato un’esperienza maggiore ma i giallorossi hanno già scalato la montagna e vogliono godersi il paesaggio per più tempo possibile sino a quando non sarà più una sorpresa.



