
Turnover ‘ragionato’ a Nizza ma Gasp è a caccia di nuove risorse
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C’è un filo sottile che divide, nella testa di Gasperini, due alterne necessità: da una parte quella di provare ad allungare la rosa, mission fondamentale per affrontare il primo ciclo di ferro giallorosso (Nizza, Verona, Lille e Fiorentina in 12 giorni); dall’altra l’obbligo di non snaturare troppo la Roma che affronterà i francesi in trasferta, con la voglia di iniziare subito il percorso europeo.
Tra questi pensieri non facilissimi da conciliare, il tecnico romanista proverà a buttare già un undici in grado di superare lo scoglio transalpino nella sfida di domani sera (h.
Il primo punto di partenza per capire che scelte potrà fare Gasp, riguarda le caratteristiche dell’avversario. Il Nizza – reduce da una brutta sconfitta in campionato contro il Brest – giocato con un 3-4-2-1 più simile ad un 3-4-3, con tra l’altro, una vecchia conoscenza del mister e della Serie A: Boga sulla trequarti.
E’ una squadra molto verticale, che impone alle partite grande ritmo ma capace anche di subire parecchie occasioni da gol. Per questo è ipotizzabile che Gasperini, per ricorrere senza stravolgimenti alla marcatura uomo su uomo, schieri non un 3-4-1-2 come visto domenica con Pellegrini che aveva il compito di schermare Rovella o Cataldi, bensì un 3-4-3 più o meno speculare per caratteristiche alla formazione francese.
In difesa difficile rivedere dall’inizio Hermoso, è probabile che il trio sarà Celik-Mancini-Ndicka, anche se il vice capitano romanista è uscito piuttosto affaticato dal Derby e potrebbe necessitare di un turno di riposo. Sugli esterni e in mezzo al campo, ballottaggio vivo tra Rensch e Wesley, mentre a sinistra ci sarà quasi certamente l’esordio di Tsimikas dal 1′, con la coppia El Aynaoui-Konè in mediana. In attacco ritorno probabile di El Shaarawy, con Soulè e uno tra Ferguson e Dovbyk.