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Zalewski, un’involuzione senza fine: in estate si dovrà decidere il suo futuro
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FOCUS RS (di Nicolas Terriaca) – Un’altra prestazione opaca.
L’esterno polacco, però, in una prestazione complessivamente negativa da parte di tutti i calciatori giallorossi, è stato ancora una volta uno dei peggiori. Il classe 2002 ha perso 11 palloni, non ha mai saltato il rispettivo avversario (0 dribbling) e ha sbagliato il 39% dei passaggi tentati (7 su 18). Numeri impietosi che purtroppo si vanno ad aggiungere a una serie di partite poco convincenti.
Zalewski con Mourinho giocava da esterno sinistro in un 3-5-2, in cui aveva anche molti compiti difensivi, mentre De Rossi lo ha inserito all’interno del suo 4-3-3 da ala, con la possibilità di incidere maggiormente nelle azioni offensive della squadra. Malgrado il suo raggio d’azione sia più vicino alla porta avversaria, il classe 2002 è rimasto un calciatore prevedibile e innocuo.
Uno scenario inimmaginabile dopo la stagione 2021-22 in cui fece intravedere in maniera continuativa sprazzi di talento. Le statistiche, però, sono deludenti per un calciatore offensivo che dovrebbe contribuire alle reti della rispettiva squadra: appena 2 gol e 7 assist in 5696 minuti. Zalewski, quindi, partecipa a una rete della Roma ogni 633′. In questa stagione ha servito appena 3 passaggi vincenti in 2 gare: Sheriff e Lecce.
La società giallorossa, in estate, dato il contratto in scadenza nel 2025, dovrà decidere se puntare ancora sull’esterno polacco o cederlo. Le prossime partite determineranno il futuro di Zalewski a Roma.