Zyech e la Roma, un altro tentativo andato a vuoto. ‘Il matrimonio non s’ha da fare’

Zyech e la Roma, un altro tentativo andato a vuoto. ‘Il matrimonio non s’ha da fare’

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FOCUS RS (di Francesco Oddo Casano) – Amsterdam, Londra, ora Parigi.

Sullo sfondo, una cartolina del Colosseo e del centro di Roma, luoghi che Hakim Ziyech sperava di visitare magari nei prossimi giorni, in compagnia della sua famiglia, ma non in vacanza. Il marocchino, protagonista assoluto agli ultimi Mondiali in Qatar, ha sfiorato la maglia giallorossa, nuovamente, senza però ricevere l’ok per la fatidica firma sui contratti.

MONCHI, TOTTI, PASTORE E IL PRIMO STOP – Estate 2018. L’allora ds giallorosso Monchi pensa ad Hakim Ziyech, per regalare a Di Francesco un esterno di piede mancino, in grado di impreziosire la trequarti offensiva e raccogliere finalmente l’eredità di Salah, ceduto l’anno prima al Liverpool. La società incontra a giugno l’agente del calciatore e strappa un accordo sulla parola, poi inizia a lavorare con l’Ajax per arrivare alla fumata bianca. Anche Totti chiama – tramite Benatia – il ragazzo per spiegargli il progetto tecnico. La piazza giallorossa in quel momento era molto ambita, complice la finale di Champions League sfiorata qualche mese prima. La volontà del ragazzo c’è e la Roma arriva ad un passo dal chiudere la trattativa. Una ventina di milioni agli olandesi, in poche rate come da richiesta. Il calciatore prepara le valigie ma viene improvvisamente stoppato. Ai giallorossi viene infatti offerto Javier Pastore e Monchi cambia idea convincendo anche Di Francesco della bontà dell’operazione. ‘Meglio il rilancio del Flaco che a Parigi non trova più spazio e non il marocchino‘. Ruoli diversi, ma estro simile. Pallotta non autorizza l’affare con gli olandesi, nella Roma qualcuno storce il naso: è Francesco Totti, che suggerisce ai dirigenti di puntare sull’attaccante dell’Ajax e non sull’argentino. Consiglio che si perse nel vuoto, come lo stesso capitano romanista racconta in occasione della sua conferenza d’addio nel giugno 2019: “Mi hanno chiesto un parere su un giocatore e pensavo che non potesse far bene alla Roma, visti i tanti infortuni e il gioco di Di Francesco (Pastore, ndr). Alcuni dirigenti mi hanno detto che ero sempre contro di loro, ma io ho risposto sinceramente. Non chiedetemi il nome, ma io avrei fatto un’altra scelta. Chi è? Non lo dico. Ma è bravo. Gioca nell’Ajax (Ziyech)”. La storia dell’argentino a Roma si rivela un disastro e il marocchino, chiusa la finestra estiva, conferma sconsolato: “Avevo un accordo con la Roma, ma alla fine l’affare non è stato concluso. È un peccato, mi sarebbe piaciuto andare, ma non è stato possibile”.

IL GRAN RIFIUTO DI ZANIOLO E ORA PARIGI – Il 1 luglio del 2020 l‘Ajax cede al Chelsea il cartellino di Ziyech per 40 milioni di euro, mentre nella capitale Pastore somma settimane su settimane di stop in infermeria. E’ stato indubbiamente uno degli ultimi colpi dell’era Abramovich. L’attaccante marocchino gioca 98 partite con i Blues, realizzando 14 gol e 11 assist. Vive momenti di grande coinvolgimento a fasi di scarso impiego, ma gioca al top del calcio internazionale, arrivando col Chelsea sul tetto d’Europa e del Mondo. Gli ingenti investimenti della nuova proprietà americana, il cambio di allenatore in panchina, spostano sensibilmente gli equilibri della rosa. Ziyech finisce sul mercato, già a gennaio e la Roma torna su di lui. Questa volta la società (e Mourinho) sono tutti d’accordo ma il nuovo tentativo giallorosso va a vuoto per il rifiuto di Zaniolo di volare in Premier, sponda Bournemouth. Hakim incassa e rilancia, perchè in queste ore si trova a Parigi in attesa dell’accordo tra Chelsea e PSG. A questo punto è probabile che spedisca lui a Trigoria una cartolina della Tour Eiffel, perchè il matrimonio non s’ha da fare.