
La lunga estate di Ibanez: da primo sacrificato a calciatore in cerca di sistemazione
Rassegna stampa
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Da primo sacrificato a elemento della rosa ancora in cerca di una sistemazione.
Questo perché la filosofia dei Friedkin è basata sulla volontà di «controllare» i calciatori più importanti della rosa, o che comunque sono considerati titolari, anche se sacrificabili. La proprietà vuole fare il prezzo per la cessione di questi elementi della rosa, per questo per Ibanez si è rimasti in attesa e il prezzo non si è mai abbassato. Tutto ciò, d’altro canto, porta ad una situazione di stallo abbastanza curiosa per il centrale.
I giallorossi, infatti, hanno acquistato N’Dicka e Llorente, per cui, nonostante sia partito con i compagni in Portogallo, lo spazio per il classe 98′ sembra ridotto. Immaginarlo ancora in rosa a settembre quindi risulta molto complesso. Le offerte, però, a Pinto non arrivano. Fatto sorprendente considerando che, derby a parte, Ibanez è un nazionale brasiliano. In aggiunta, nel biennio con Mourinho ha alzato decisamente il rendimento, pur mantenendo i soliti black out. Il mese di agosto, oltre che per Scamacca e Renato Sanches, sarà chiave anche per il futuro dell’ex Atalanta.
Nel frattempo ieri è arrivata l’ufficialità del passaggio a titolo definitivo di Bryan Reynolds al Westerlo. Lo statunitense ha firmato un contratto di quattro anni e al club giallorosso arrivano 3.5 milioni più 700mila euro di bonus oltre al 25% sulla futura rivendita del terzino. Oggi, invece, fissate le visite mediche di Vina col Sassuolo. L’uruguaiano si trasferirà in Emilia con la formula del prestito con diritto di riscatto, la stessa che ha portato Shomurodov al Cagliari nei giorni scorsi. Si lavora anche sulla cessione di Villar. Prosegue la trattativa con il Granada ma al momento non c’è ancora accordo definitivo tra le parti.