Esclusiva RS – Candela: ”La Roma può arrivare tranquillamente in Champions. Gasperini deve avere carta bianca”

Esclusiva RS – Candela: ”La Roma può arrivare tranquillamente in Champions. Gasperini deve avere carta bianca”

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Vincent Candela è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Retesport.

Di seguito le parole dell’ex terzino sinistro della Roma campione d’Italia nel 2001.

Nel 1997 è vero che sei entrato nell’ufficio del presidente del Guingamp ribaltando tutto per essere ceduto alla Roma?

Ho fatto di peggio (ride ndr) quando ero giovane ero agitato. Dal Guingamp, con cui ho raggiunto l’Europa League, sarei già dovuto andare via poi mi ha chiamato la Roma, per cui ho spinto per essere ceduto.

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Anche in estate ho parlato bene della squadra, manca qualche pezzo ma per quanto riguarda la Champions credo che la formazione di Gasperini possa arrivarci tranquillamente. Intanto godiamoci questo momento poi vediamo cosa succederà. Gasperini sta facendo bene: i calciatori da 6 li porta a 8, ha esperienza, ha vinto l’Europa League e ora sta dando il massimo. Non bisogna avere dubbi sulle sue scelte, il mister deve avere carta bianca.

Dovbyk? Non so cosa gli stia succedendo, sicuramente non è un momento facile. Con Gasperini saranno cambiate alcune cose, deve ascoltare i consigli del mister. Bisogna recuperare tutti in attacco, a me Ferguson, anche se non ha fatto gol, di squadra appoggia ha fatto assist non mi dispiace.

Le fasce? Wesley ha iniziato bene poi si è fermato per un problema fisico, ancora non si riesce a sapere chi sono i titolari. Ancora non so dire ‘meglio Angelino o Tsimikas’, dato che lo spagnolo non sta mostrando la sua versione migliore. Ora non ci sono delle gerarchie prestabilite, al momento è Gasperini che fa la differenza.

Koné? Giocando davanti la difesa accanto al grande Cristante ora non deve fare gol, sta verticalizzando e sta giocando alla grande: con Gasperini crescerà ancora di più. Sarebbe bello vederlo segnare 4-5 reti e altrettanti assist.

El Aynaoui? Il campionato italiano è molto più difficile rispetto a quello francese, tatticamente sono due mondi diversi. È ancora un po’ presto per dire se sarò un top o meno: non mi voglio sbilanciare.

Pellegrini? All’inizio nessuno contava su di lui, Gasperini ora lo sta recuperando e il gol nel derby lo testimonia. Uno con le sue qualità non c’è l’hanno tutti in squadra, l’ho sempre difeso perché è un centrocampista che segna tanto e ha una buona tecnica. I momenti di difficoltà li attraversano tutti, rimane un giocatore importante.

Gasperini-Capello? Ci sono allenatori che sanno gestire bene il gruppo e Capello è stato perfetto in questo con tanti campioni da Totti a Cafu. Ci ha dato fiducia e l’abbiamo ripagata vincendo lo scudetto. Gasperini è più un tecnico che fa crescere i calciatori da 5 a 8, anche se al momento sta gestendo efficacemente il gruppo.